lunedì 19 ottobre 2009

Le bugie che la paura racconta alla verità...


“Ho 60 anni, sono sposata da 32 anni, ho tre figli grandi, tutti sistemati.
Mio marito lavora tutto il giorno, ha sempre lavorato.
Io invece sono sempre stata in casa, a prendermi cura della famiglia.
Ora che passo gran parte delle mie giornate da sola, sento che manca qualcosa.
Ma è troppo tardi per inventarmi
la vita.”

“Ho 19 anni. Ho passato quattro anni della mia vita con un ragazzo.
Poi lui mi ha lasciato per un’altra.
Vorrei ricominciare ad uscire con gli amici, che in questi anni ho abbandonato.
Vorrei ricominciare a fare sport, visto che non avevo mai tempo perché c’era sempre lui a riempirmi le giornate.
Vorrei innamorarmi di nuovo, ma non esiste uno come lui.”

“Ho 30 anni. Mi sono innamorato una volta sola nella vita.
E’ stato parecchio tempo fa.
Ho sofferto molto. L’amore mi ha ferito come io, allora, ho ferito la mia vita.
Non voglio più amare, ma solo voler bene indistintamente a chi circonda la mia esistenza.”

“Ho 23 anni. Faccio una facoltà che non mi piace.
Non l’ho scelta io. Mio padre l’ha fatto per me.
Studio controvoglia. Vivo la vita così come viene.
Volevo studiare lettere, ma lotto ogni giorno con l’economia.
Ormai è andata così”.

“E’ troppo tardi per inventarmi la vita”.
“Non esiste uno come lui”.
“Non voglio più amare”.
“Ormai è andata così”.

Le bugie che raccontiamo a noi stessi sono quelle che difficilmente si svelano.
Sono quelle che noi scambiamo per verità.
E le raccontiamo, a noi stessi e agli altri, fermamente convinti di essere nel vero.
E non ci accorgiamo di essere in una prigione che fingiamo di chiamare libertà.
Ma forse…"non è troppo tardi”.
Forse…"esiste uno diverso da lui in grado di starmi accanto”.
Forse…"voglio e posso ancora amare qualcuno”.
Forse…"può andare in modo diverso”.

LA VERITA' VI FARA' LIBERI (Gv 8,32)

Raccontiamocela più spesso…