"Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte.
Se qualcuno ama un fiore di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
E lui dice: il mio fiore è là, in qualche luogo.
Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, sarà dolce la notte guardare il cielo, perché tutte le stelle saranno fiorite.
Guarderai le stelle, la notte...è troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella.
E' meglio così, la mia stella sarà per te una delle tante stelle.
Allora, tutte le stelle ti piacerà guardarle.
Tutte saranno tue amiche.
Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse...ma tutte queste stelle sono zitte.
Tu...solo tu avrai delle stelle come nessuno ha.
Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
Tu avrai, tu solo avrai delle stelle che sanno ridere.
E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto, avrai voglia di ridere, e aprirai a volte la finestra, e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.
Allora tu dirai: sì, le stelle mi fanno sempre ridere.
E ti crederanno pazzo.
Anch'io guarderò le stelle. Tutte le stelle mi verseranno da bere...sarà divertente.
Sarà un anno, questa notte.
Sai, il mio fiore...ne sono responsabile. Ed è talmente debole e talmente ingenuo: ha solo quattro spine da niente per proteggersi dal mondo.
Non so come toccarlo, come raggiungerlo...il paese delle lacrime è così misterioso che di questo pianeta rimpiange i suoi millequattrocentoquaranta tramonti nelle ventiquattro ore.
Ora lo dico a voi: se vi capita di passare di là, fermatevi un momento sotto le stelle.
Non lasciatemi così triste.
Se lo vedete, scrivetemi subito che è tornato."
Antoine De Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe