La stagione estiva è un periodo dell'anno in cui, se da una parte ci è concesso tutto o quasi "perchè fa caldo", "perchè non ne posso più", "perchè c'è gente", "perchè sono stanco", dall'altra ci offre con più facilità la possibilità di scherzare e, soprattutto, di non prenderci troppo sul serio.
Ecco perchè, in queste mie vacanzine, mi sono rimasti impressi alcuni episodi divertenti con i quali ho deciso di ritornare con voi e riprendere il nostro viaggio quotidiano, o quasi.
Alla veneranda età di 37 anni, il cugino preferito ha deciso di festeggiare il suo compleanno nel villaggio vacanze dove Allegra ha passato la sua estate, con una festa di sera in riva al mare.
Ok. Allegra è "costretta" a scrivere il biglietto d'auguri dell'intera combriccola, ma ciò non le pesa. Anzi.
Con sua cugina va in cartoleria per comprare un biglietto e, nel tragitto, confabula con lei nella speranza che non trovi uno di quelli già scritti con le solite frasi prestampate.
"Salve, avete dei biglietti d'auguri?" - dice alla commessa.
"Bianchi dicete? Perchè li abbiamo solo bianchi".
Allegra NON E' CAPACE di evitare di ridere quando le circostanze lo esigono e quindi, conscia di questo, finge uno starnuto e si volta dall'altra parte costringendo sua cugina a rispondere per lei.
"Sì...proprio bianchi li volevamo".
Inutile descrivere le risate di entrambe fuori dal negozio. Perchè scusate...l'italiano base non si mette in discussione!
Alla suddetta festa, i camerieri, diciamolo pure, volevano essere in tutti i posti del mondo tranne che lì a lavorare per il godimento degli altri.
Un ragazzo, finito il primo, guarda il cameriere sorridendo con una sottintesa richiesta: levami il piatto, grazie.
Il cameriere gironzola tra i tavoli trascinando le gambe in cerca di un motivo per sorridere.
Il ragazzo lo guarda e poi guarda noi che non abbiamo più il piatto sotto agli occhi perchè, per fortuna, gli altri camerieri erano leggermente più svegli.
"Ma l'ha capito che ho finito?" - dice il ragazzo.
Tutti ci giriamo verso il cameriere che finalmente ci sorride. Meno male...dai che la vita è bella!
Il ragazzo incrocia le braccia e lo fissa, mentre lui dondola da una gamba all'altra.
"No non ha capito..." - dice mio cugino.
"Potevi finire anche prima, però! Ora è in fase remissiva" - intervengo io.
"Sì, chiamalo tu allora...magari sente il richiamo femminile e viene" - risponde.
"Non credo...ci siamo girati tutti prima, femmine comprese" - aggiungo.
Il ragazzo sospira e guarda con un sorriso mesto il cameriere muovendo leggermente il piatto.
"Digli che hai finito" - gli suggerisco a bassa voce.
"Ho finito" - urla lui.
Ma niente. Forse il rumore del mare è troppo forte.
"Scusa" - riprende - "Ho finito".
Uao! Il cameriere lo guarda.
"Dimmi pure!" - risponde.
Ave Cesare!
"Ho fi-ni-to. Punto." - dice il ragazzo scandendo bene ogni sillaba.
"Ah sì? Ora vengo a prendere il piatto" - conclude.
L'intero tavolo sospira. Era l'ora!
Sulla spiaggia, il vicino di ombrellone di Allegra è un fumatore. Per cui, tossisce in continuazione.
Un giorno, dopo il bagno, Allegra si avvicina al proprio ombrellone e mentre sistema l'asciugamano, il tipo comincia a tossire.
E lo fa sempre di più. Una volta, due volte, tre volte e così via.
Allegra lancia un'occhiata verso l'ombrellone accanto e nota una bottiglietta d'acqua, chiedendosi il perchè non la usi.
Di nuovo. Una volta. Due volte. Tre volte.
Allegra lancia un'occhiata verso il tipo che la guarda alzando le spalle e poi gli fa segno con la testa verso la bottiglietta d'acqua.
Niente. Il tipo non capisce e continua a tossire, richiamando a sè anche altri sguardi.
Dopo un bel po' e dopo varie occhiate con inutili suggerimenti: tipo/bottiglietta d'acqua/tipo, lui si arrende.
"Scusi signorina, ma ho la tosse" - dice.
E mentre l'ombrellone di Allegra si riempie e su di lei cadono gli sguardi interrogativi per quella strana conversazione, risponde: "magari se beve un po' d'acqua..."
"Ah sì, bevo...vediamo se passa" - ride.
Allegra annuisce e inizia a spiegare a bassavoce il tutto agli altri, mentre d'improvviso, la tosse sparisce, per la salute mentale di tutta la spiaggia.
"Grazie signorina..." - dice il tipo.
"Ma si figuri..." - rispondo.
Va bè...almeno è educato: ha detto grazie.
Arriva un'altra cugina di Allegra (ne ha tanti, di cugini!), sorella del cugino preferito. Con fidanzato e cagna.
"Ohi, hai preso un cane!" - dico.
"Sì ma è femmina. Guarda com'è bella, è anche testarda, la vuole vincere sempre lei" - risponde.
Allegra la prende in braccio e se la spupazza tutta.
"Come l'hai chiamata?" - chiede.
"Allegra!" - risponde.
"Ah" - dico.
E dopo essermi ripresa aggiungo: "Eh bè allora non può che essere testarda come me!".
Mentre Allegra è allo specchio a pettinarsi, passa sua mamma.
Supera la porta aperta del bagno e poi ritorna indietro.
"Cà" - dice.
"Uh" - rispondo.
"Ma non è meglio che li spunti un pochino, i capelli?" - chiede.
Allegra si guarda allo specchio.
"Perchè?" - domanda.
"Perchè sembri la Gioconda!"
Ok...per oggi può bastare.
Allegra ritorna a Firenze. Oggi ha ripreso la sua routine quotidiana e, mentre di buon mattino esce dal suo portone, un signore attentissimo a leggere il giornale, non si accorge di lei e le va quasi a finire addosso.
Dopo i soliti "scusi signorina/non l'ho fatto apposta/le ho fatto male/no non si preoccupi", una signora, spettatrice della scena, interviene: "stia attento alla signorina che già non ce ne sta di persona che è secca, la fa scomparire!".
Grazie signora. Una botta di autostima in pieno agosto, in città, al primo giorno di rientro dalle vacanze, di prima mattina e prima di iniziare una lunga giornata, è proprio quello che mi ci voleva! ( e poi non sono secca!)
Allegra è buona, lo sapete. Ma l'occhiata che ha lanciato alla signora non era della stessa pasta!
Ah...gli adulti e le loro manie di abbondanza!
Ebbene, Allegra è ritornata. A chi come lei è rientrato, augura buon lavoro, a chi sta per partire augura buone vacanze e a chi è ancora in relax, augura un buon proseguimento...fatevi un bel tuffo al mare anche per me e RILASSATEVI!
Buona settimana a tutti!