venerdì 9 luglio 2010

E se...


"Quando cominciamo a trovare le risposte, la vita ci cambia le domande"



Non so chi sia l'autore di questa frase, la lessi su una panchina qualche anno fa e l'appuntai nel diario che porto sempre dietro.

L'altro giorno lo ripresi tra le mani e mi saltò all'occhio.

E' strano come le "coincidenze" a volte coincidano con ciò che ci ritroviamo a vivere nei nostri giorni.

Prima, cercavi delle risposte e avevi solo e soltanto domande.

Dopo, hai cominciato a trovare quelle risposte e d'un tratto tutto è cambiato.

Forse non avevi posto le domande giuste o forse...quelle risposte che cercavi non erano definitive.

La vita lo sa.

E proprio quando questa vita sta per diventare una gonna troppa corta, ti accorgi che quella gonna, in realtà, non l'avevi mai vista bene addosso a te.

Ma ti piaceva troppo per sfilartela di dosso.

E non permettevi a nessuno di dirti che non ti stava bene.

Ma ora è davvero troppo corta. E ti sta più male del solito.

Finalmente lo sai.

E ciò che è più importante, è che hai capito che non ne vorresti una uguale.

Guardatevi allo specchio...come vi sta la vostra gonna?

Buon fine settimana dalla vostra Allegra!

martedì 6 luglio 2010

Uomini che...



Riva di Chieri (Torino): ha ucciso le donne della sua vita, la sua ex compagna che lo aveva lasciato poche settimane prima e un'altra sua ex. Poi si è tolto la vita.


Ostia: i carabinieri arrestano un 37enne mentre sta per entrare di nascosto nell'appartamento della sua ex fidanzata dopo una serie di atti persecutori e minacce.



Palermo: un uomo perde la testa per una collega di lavoro e comincia a perseguitarla con chiamate, sms, appostamenti, inseguimenti, molestie, minacce.


Caserta: sedicenne si getta dalla finestra per scampare ad una violenza sessuale.

Il termine "stalking" deriva da to stalk che significa: cacciare in appostamento.
Dal febbraio del 2009 il reato di stalking è perseguibile penalmente fino a quattro anni e può arrivare all'ergastolo nel caso subentri la morte della vittima. Questo secondo la legge, poi la realtà spesso è diversa, purtroppo.
In ogni caso, la cronaca non ci propone una visione positiva dell'uomo perchè l'uomo stesso, il più delle volte, dimentica di essere uomo rimanendo solo e soltanto "maschio".


Proprio lui, il primo essere umano nato dalla mente di Dio e fatto di terra per esserle il più possibile fedele, colui dal quale la donna è venuta fuori per "riparare" alla solitudine di essere unico...oggi non fa altro che ricrearsi questa stessa solitudine.

Ma non c'è più il paradiso terrestre.


Durante una festa, Allegra si trova a scambiare due parole con un collega e due suoi amici appena conosciuti. E' lì che, tra un discorso serio e una battuta, salta fuori la "famosa" (per loro) regola del compasso. So che vi starete chiedendo cosa sia, l'ho fatto anch'io mentre bevevo la mia aranciata (Allegra non beve alcolici) e lanciavo loro uno sguardo interrogativo. Bene, suddetta regola afferma che, su un'ipotetica cartina, bisogna puntare l'ago del compasso sulla propria abitazione e poi estendere l'altra asse e porre la punta ad una circonferenza più ampia possibile. Ebbene, lì, proprio lì, deve abitare la tua donna. Il più distante possibile.
Inutile cercare conforto negli altri due ometti. Meglio cambiare discorso.


Stamattina (di buon mattino) mentre Allegra aspetta il bussino che l'avrebbe portata nel posto dove trascorre la maggior parte delle sue giornate, arriva una macchina nera, tutta tirata a lucido. Si ferma e al suo interno scorge un giovanotto che sembra appena uscito da un provino per Hollywood. Gira lo specchietto prima a destra e poi a sinistra, infine lo blocca. Si guarda, si sposta leggermente i capelli, si controlla il collo della camicia rigorosamente alzato anche se siamo a 34 gradi (eh bè...noblesse oblige!), si muove leggermente tanto per ricordare a se stesso di essere vivo e attende, mentre accende la radio ad alto volume.
Anche Allegra attende, e dato che il bussino non arriva, inizia a fantasticare sul probabile incontro del tipetto: arriva una gran bella ragazza, magari è il loro primo appuntamento, lui la porta da qualche parte, tipo al mare e passano una bella giornata in cui si danno il loro primo bacio ed inizia una gran bella storia d'amore. Il tipo scende dalla macchina, prende il cellulare e chiama. Che dolce, sollecita lei che si fa attendere. Inutile dire che Allegra spera che il suo bussino arrivi dopo la venuta della fantomatica ragazza: una romantica come lei non può perdersi simile incontro.
Ebbene...dopo circa due minuti, alla lucente macchina nera accosta un'altra macchina tirata a lucido. Immaginerete sicuramente che al suo interno si trovi la nostra bella ragazza che, per una questione di pari opportunità, è arrivata anche lei con il suo macchinone.


Eh no! La suddetta presenza è una presenza maschile, che scambia due chiacchiere con il nostro tipo dal colletto alzato e che poi insieme, ognuno nella propria macchina, parcheggiano all'interno di un edificio nel quale si svolgono una serie di conferenze.
Ebbene...nessun appuntamento con una lei, nessuna dolce chiamata, nessuna voglia di essere al meglio...per lei. Ma solo per un incontro di lavoro.


E allora...dalla cronaca più cruenta, alle risate di una festa e ad un semplice episodio cittadino, i contorni cambiano ma il soggetto rimane lo stesso: l'uomo.
E' questo il prototipo dell'uomo di oggi?
Dobbiamo aver paura di lasciarlo sennò poi ci perseguita. Dobbiamo farci accompagnare di sera perchè "di questi tempi" girare sole al buio non è consigliabile (a volte anche di giorno). Dobbiamo fare in modo di abitare il più lontano possibile dal nostro fidanzato perchè sennò gli affolliamo l'esistenza. E dobbiamo accettare che lui preferisca il suo lavoro a noi. E che anzi, non abbia proprio tempo e voglia per pensare ad altro.


"Non sono sicuro, Lila. Non di come siamo capaci di stare insieme, di tenerci compagnia, di come il tempo si annulli quando il mio tempo è per te. No, di tutto questo ho solo certezze. ma non sono sicuro che i fantasmi delle mie paure si affaccino e ti allontanino da me in maniera feroce come hanno tentato di fare di recente. Tu per me sei la migliore, hai oscurato tutti i ricordi ma non sono sicuro di fare la cosa migliore facendo tutto questo. Ti prego solo solo di lasciarmi andare, ma di portarmi sempre con te, in un angolino del tuo cuore, così come io farò con te."

dal libro "Fragile come un maschio" di M.Rita Parsi


E' questo il prototipo dell'uomo di oggi? Forte quando deve fare del male ad una donna e fragile quando deve amarla?


Oppure...


"Non sono nulla di speciale. Sono un uomo come tanti, che la pensa come tanti e che ha vissuto come tanti. Non mi hanno dedicato monumenti e il mio nome sarà presto dimenticato, ma ho amato una donna con tutto il mio cuore e con tutta l'anima, e lo considero un dono che mi ha colmato."


dal libro "Le pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks




Possiamo ancora credere in un uomo che riesce a colmarsi la vita amando di un amore "sano", che non usi lo sguardo per lanciarti sporche occhiate e che ti lasci in pace quando hai detto "no" e che non pensi solo alla propria realizzazione professionale ritrovandosi solo quando chiude la porta della propria casa?


Cari uomini, facciamoci delle domande...