Sei senza parole. E decidi di rimanerci.
Peccato che i tuoi vicini non siano del tuo stesso parere.
Ore 00:00. Decidi di andare a letto dopo una giornata pesante.
I vicini sono in giardino. E parlano. Anzi, litigano.
Per la precisione, due fratelli abbastanza stagionati, 42 anni lui e 37 anni lei, non smettono di dirsene di tutti i colori per una parola di troppo detta da lei nel bel mezzo di un litigio tra lui e la moglie di lui.
Tra moglie e marito non mettere il dito. Se lei lo avesse fatto, loro si sarebbero risparmiati la litigata e io avrei cercato di dormire (d’accordo, forse no, però almeno ci avrei provato).
Ore 01:00. Il litigio continua a toni molto alti.
Lui: immediatamente te ne devi andare da casa mia.
Lei: apri il cancello che me ne vado pensi non abbia il coraggio.
Moglie di lui: ma finiamola che è tardi, domani mattina ne riparliamo con calma.
Allegra fissa il soffitto sospirando.
Ore 01:30. Il litigio continua.
Lei: stai facendo di tutto per andare in guerra, in pace non ci sai stare.
Lui: perché tu che stai facendo? Peggio peggio.
Buon sangue non mente. Si vede che sono fratelli.
Allegra accende la lucina, si siede in mezzo al letto e si prende le ginocchia tra le braccia.
Poi prende un foglio ed una penna e decide di scrivere la solita lettera che non spedirà mai.
Non sa neanche perché la scrive, ma non ci è dato sapere tutto.
Ore 02:00. Il litigio continua, ma Allegra non lo sente quasi più.
Scrive parole che forse non hanno senso, parole che leggerà solo lei e che respireranno il vuoto di un cassetto.
Poi si addormenta, non sa come.
Ore 06:45. Il sole filtra tra le persiane.
“ Ciao Maria.Tutto bene siamo arrivati proprio adesso”.
Allegra apre gli occhi e li richiude subito dopo.
Oh no! Sono arrivati gli altri vicini.
“Sì il viaggio è andato bene, solo che ho sempre questo mal di stomaco che non mi da pace”.
Ma che bisogno hai di urlare alle 7 mattina del primo di agosto???
Allegra si gira e si rigira.
“Sì ora ci sistemiamo…ma perché non venite a trovarci così chiacchieriamo un po’?”.
Allegra spalanca gli occhi e si alza dal letto.
Decide di infilarsi la sua tuta corta e anticipare di 12 ore la sua corsetta quotidiana.
Esce e si rifugia sulla spiaggia quasi deserta.
Corre, corre, corre. Guarda il mare e corre.
Non c’è il vecchietto che pesca tutte le sere e che le chiede sempre com’è andata la giornata.
Peccato, avrebbe avuto voglia di parlare con lui.
Corre, corre, corre. Poi si ferma.
Respira e butta via i cattivi pensieri.
Si siede poco più in là della riva e guarda il mare.
Da bambina voleva riuscire ad acchiappare quel luccichio, ma tutti le dicevano che era impossibile.
Ora lo guarda e lo ruba con gli occhi.
Poi abbassa lo sguardo e fissa la sabbia.
Il respiro le si ferma. Allunga la mano nella sabbia e solleva una stella marina.
Il ricordo di una promessa fatta a sé stessa che non ha più senso.
Perché trovarla proprio stamattina?
Chiude gli occhi e riprende a respirare.
Non ci è dato sapere tutto. Ci è dato “solo” di sperare. E di scegliere.
Tutta la nostra vita è costellata di scelte.
Qualcuno, prima di noi, decide con quale nome ci presenteremo alla vita e al mondo.
Da neonati scegliamo di attaccarci al seno della mamma per sopravvivere.
Da bambini scegliamo gli oggetti che più ci fanno divertire e giocare, e piangiamo, se non abbiamo proprio quelli.
A scuola scegliamo quale sia la nostra maestra preferita.
Nei momenti di gioco, scegliamo i compagni che più ci assomigliano per poter condividere ogni cosa.
Da ragazzi, scegliamo quale sia la confusione della mente e del cuore che più ci si addice.
A scuola scegliamo le nostre materie preferite, spesso scegliamo i compagni che più non ci assomigliano per poterci confrontare con la diversità.
Scegliamo di ascoltare i consigli degli adulti e poi di non seguirli.
Scegliamo di far parte di un gruppo anche se dentro di noi non ne siamo contenti, oppure scegliamo di rimanere noi stessi anche se abbiamo il mondo contro.
Scegliamo i vestiti che più s’intonano con il nostro aspetto, oppure scegliamo quelli che ci stanno orribilmente male ma che vanno di moda.
Scegliamo il profumo che più ci inebria, oppure quello che abbiamo visto tante volte in pubblicità.
Scegliamo la musica che più ci piace, oppure quella che ascoltano tutti i nostri amici.
Scegliamo i libri che ci aiutano a raccontarci e ad immaginarci il futuro, oppure quelli che sono sempre in vetrina e che lasciamo a metà.
Scegliamo la persona che più ci fa battere il cuore, oppure quella che è la sola che vorrebbe stare con noi, per non rimanere da soli.
Scegliamo la compagnia quando vogliamo non farci sentire e nasconderci.
Scegliamo la solitudine quando vogliamo urlare quello che siamo.
Scegliamo quale sia la nostra strada.
Da giovani, scegliamo di percorrerla.
Scegliamo di realizzare i sogni.
Scegliamo di continuare a studiare o lavorare.
Oppure scegliamo di perdere tempo.
Scegliamo le nostre passioni, oppure scegliamo di non riempire le ore vuote.
Scegliamo di cambiare il mondo, di lasciarlo così com’è o di rovinarlo.
Scegliamo d’impegnarci in qualcosa oppure lasciamo che tutto faccia il suo corso.
Scegliamo gli amici, quelli che riescono a farci vedere il mondo anche da un altro punto di vista.
Oppure scegliamo compagni complici, per paura di guardare oltre quello che siamo.
Scegliamo di vivere laddove siamo nati, oppure di cambiare città.
Scegliamo di credere in Dio oppure di non credere in niente.
Scegliamo di difendere i più deboli oppure di stare dalla parte dei più forti.
Scegliamo di guardare il cielo oppure di non alzare gli occhi da terra.
Scegliamo di voler bene a qualcuno oppure di chiuderci in noi stessi costruendoci assurde difese.
Scegliamo l’unica persona destinata a completare la nostra vita, oppure di rinunciare ad amare.
Scegliamo il coraggio, oppure la paura.
Scegliamo di rischiare, oppure scegliamo di arrenderci.
Scegliamo di illuderci per un gesto, una parola, un sorriso, oppure di guardare in faccia la realtà.
Scegliamo di non farci più del male, oppure scegliamo di mettere fine a ciò che ci distrugge.
Scegliamo di far finta di niente e continuare ad essere quelli di sempre, oppure scegliamo di mantenere le distanze.
Scegliamo di chiudere rapporti oppure di non volerli lasciare andare e tormentare giorno e notte chi ci ha detto “basta”.
Scegliamo di amare qualcuno che non ha bisogno di noi, perché non riusciamo a fare altro.
Scegliamo ciò che ci sembra giusto, oppure quello che è sbagliato ma che non ci fa tanto soffrire.
Scegliamo il tempo per riempire il tempo, oppure il vuoto per riempirlo di vuoto.
Scegliamo di vivere o di morire, o Qualcun altro lo sceglie per noi.
Scegliamo di dire che la vita è bella anche se difficile, oppure che la vita fa schifo perché siamo troppo egoisti.
Scegliamo di capire la sofferenza, oppure di scagliarci contro tutto e tutti perché “noi non la meritiamo”.
Scegliamo di credere nel destino e quando va storto, di mandarlo a quel paese.
Scegliamo di essere forti quando siamo deboli, oppure di essere deboli per trovare la forza.
Scegliamo di dire la verità, oppure di scriverla in una bugia.
Scegliamo di conservare i ricordi, oppure di dimenticare il passato.
Scegliamo di perdonare, oppure di provare rancore.
Scegliamo di sederci in prima fila, oppure di lasciare il posto a qualcun altro.
Scegliamo di amare il mare o la montagna, le rose bianche o le rose rosse, le fragole o le ciliegie, il cioccolato al latte o quello fondente.
Scegliamo di guidare la macchina o andare in bicicletta, di passeggiare per le strade o di affacciarci alla finestra.
Scegliamo di capire oppure fare finta di niente.
Scegliamo di domandare oppure di accontentarci delle prime risposte date.
Scegliamo di accendere la luce per vedere nel buio, oppure di abbassare le tende anche quando il sole è alto.
Scegliamo di volere tutto per goderci la vita, oppure di volere la vita per poter apprezzare tutto.
Da adulti, scegliamo di formare una famiglia oppure di vivere da soli.
Scegliamo di viaggiare da un capo all’altro del mondo, oppure di costruirci una stabilità.
Scegliamo il lavoro per cui siamo fatti, oppure quello che ci è capitato al momento.
Scegliamo di fare dei figli e di amarli per come sono, scegliamo di non farli per non riempirci la vita di altre responsabilità, oppure scegliamo di metterli al mondo per capire noi stessi.
Scegliamo di essere fedeli alla persona a cui abbiamo giurato amore eterno, oppure di far crollare le promesse.
Scegliamo di essere soddisfatti della nostra vita, oppure di rimpiangere ogni secondo passato.
Scegliamo di fermarci e ricominciare, oppure di lasciarci andare ed accettare quello che viene.
Scegliamo di tornare a casa stanchi ma felici, oppure stanchi con la voglia di chiuderci in camera da soli.
Scegliamo di passare le nostre serate davanti la TV, oppure di inventarci ogni momento insieme alle persone care.
Scegliamo di non dimenticarci degli amici, oppure di fare finta di essere soli.
Da anziani, scegliamo di fare i conti con il nostro passato oppure dimenticarci di quello che siamo stati.
Scegliamo quello che gli altri scelgono per noi, oppure quello che noi vogliamo.
Scegliamo di viziare i nipoti, oppure di non volerli vedere crescere.
Scegliamo di rimpiangere il tempo passato, oppure di inventarci il nuovo presente.
Scegliamo di continuare a credere in Dio, oppure di ribellarci perché non ci ha dato quello che volevamo.
Scegliamo di imparare a credere in Lui, oppure di continuare a credere che non ci sia niente oltre il mondo.
Scegliamo di lamentarci ogni secondo, oppure di reagire anche alle sofferenze più grandi.
Scegliamo di stringere fra le mani una stella marina, oppure di ributtarla in mare.
Il sole è ormai alto. Allegra si alza e decide di tornare a casa.
Guarda il mare e si ricorda di una favola scritta poco più di un mese fa.
La favola in cui una principessa salva il suo principe grazie ad una stella marina.
Respira e si morde il labbro.
Guarda la stella marina e la ributta in mare, più lontano che può.
Se la storia della nostra vita iniziasse sempre con un “c’era una volta…”, avremmo quasi sempre la certezza che qualcuno venga a salvarci.
Ma non sempre è così.
Siamo stati scelti per poter scegliere, ed ognuno sceglie la vita che più gli basta.
Allegra ricomincia a correre.
E’ ora di andare.
Peccato che i tuoi vicini non siano del tuo stesso parere.
Ore 00:00. Decidi di andare a letto dopo una giornata pesante.
I vicini sono in giardino. E parlano. Anzi, litigano.
Per la precisione, due fratelli abbastanza stagionati, 42 anni lui e 37 anni lei, non smettono di dirsene di tutti i colori per una parola di troppo detta da lei nel bel mezzo di un litigio tra lui e la moglie di lui.
Tra moglie e marito non mettere il dito. Se lei lo avesse fatto, loro si sarebbero risparmiati la litigata e io avrei cercato di dormire (d’accordo, forse no, però almeno ci avrei provato).
Ore 01:00. Il litigio continua a toni molto alti.
Lui: immediatamente te ne devi andare da casa mia.
Lei: apri il cancello che me ne vado pensi non abbia il coraggio.
Moglie di lui: ma finiamola che è tardi, domani mattina ne riparliamo con calma.
Allegra fissa il soffitto sospirando.
Ore 01:30. Il litigio continua.
Lei: stai facendo di tutto per andare in guerra, in pace non ci sai stare.
Lui: perché tu che stai facendo? Peggio peggio.
Buon sangue non mente. Si vede che sono fratelli.
Allegra accende la lucina, si siede in mezzo al letto e si prende le ginocchia tra le braccia.
Poi prende un foglio ed una penna e decide di scrivere la solita lettera che non spedirà mai.
Non sa neanche perché la scrive, ma non ci è dato sapere tutto.
Ore 02:00. Il litigio continua, ma Allegra non lo sente quasi più.
Scrive parole che forse non hanno senso, parole che leggerà solo lei e che respireranno il vuoto di un cassetto.
Poi si addormenta, non sa come.
Ore 06:45. Il sole filtra tra le persiane.
“ Ciao Maria.Tutto bene siamo arrivati proprio adesso”.
Allegra apre gli occhi e li richiude subito dopo.
Oh no! Sono arrivati gli altri vicini.
“Sì il viaggio è andato bene, solo che ho sempre questo mal di stomaco che non mi da pace”.
Ma che bisogno hai di urlare alle 7 mattina del primo di agosto???
Allegra si gira e si rigira.
“Sì ora ci sistemiamo…ma perché non venite a trovarci così chiacchieriamo un po’?”.
Allegra spalanca gli occhi e si alza dal letto.
Decide di infilarsi la sua tuta corta e anticipare di 12 ore la sua corsetta quotidiana.
Esce e si rifugia sulla spiaggia quasi deserta.
Corre, corre, corre. Guarda il mare e corre.
Non c’è il vecchietto che pesca tutte le sere e che le chiede sempre com’è andata la giornata.
Peccato, avrebbe avuto voglia di parlare con lui.
Corre, corre, corre. Poi si ferma.
Respira e butta via i cattivi pensieri.
Si siede poco più in là della riva e guarda il mare.
Da bambina voleva riuscire ad acchiappare quel luccichio, ma tutti le dicevano che era impossibile.
Ora lo guarda e lo ruba con gli occhi.
Poi abbassa lo sguardo e fissa la sabbia.
Il respiro le si ferma. Allunga la mano nella sabbia e solleva una stella marina.
Il ricordo di una promessa fatta a sé stessa che non ha più senso.
Perché trovarla proprio stamattina?
Chiude gli occhi e riprende a respirare.
Non ci è dato sapere tutto. Ci è dato “solo” di sperare. E di scegliere.
Tutta la nostra vita è costellata di scelte.
Qualcuno, prima di noi, decide con quale nome ci presenteremo alla vita e al mondo.
Da neonati scegliamo di attaccarci al seno della mamma per sopravvivere.
Da bambini scegliamo gli oggetti che più ci fanno divertire e giocare, e piangiamo, se non abbiamo proprio quelli.
A scuola scegliamo quale sia la nostra maestra preferita.
Nei momenti di gioco, scegliamo i compagni che più ci assomigliano per poter condividere ogni cosa.
Da ragazzi, scegliamo quale sia la confusione della mente e del cuore che più ci si addice.
A scuola scegliamo le nostre materie preferite, spesso scegliamo i compagni che più non ci assomigliano per poterci confrontare con la diversità.
Scegliamo di ascoltare i consigli degli adulti e poi di non seguirli.
Scegliamo di far parte di un gruppo anche se dentro di noi non ne siamo contenti, oppure scegliamo di rimanere noi stessi anche se abbiamo il mondo contro.
Scegliamo i vestiti che più s’intonano con il nostro aspetto, oppure scegliamo quelli che ci stanno orribilmente male ma che vanno di moda.
Scegliamo il profumo che più ci inebria, oppure quello che abbiamo visto tante volte in pubblicità.
Scegliamo la musica che più ci piace, oppure quella che ascoltano tutti i nostri amici.
Scegliamo i libri che ci aiutano a raccontarci e ad immaginarci il futuro, oppure quelli che sono sempre in vetrina e che lasciamo a metà.
Scegliamo la persona che più ci fa battere il cuore, oppure quella che è la sola che vorrebbe stare con noi, per non rimanere da soli.
Scegliamo la compagnia quando vogliamo non farci sentire e nasconderci.
Scegliamo la solitudine quando vogliamo urlare quello che siamo.
Scegliamo quale sia la nostra strada.
Da giovani, scegliamo di percorrerla.
Scegliamo di realizzare i sogni.
Scegliamo di continuare a studiare o lavorare.
Oppure scegliamo di perdere tempo.
Scegliamo le nostre passioni, oppure scegliamo di non riempire le ore vuote.
Scegliamo di cambiare il mondo, di lasciarlo così com’è o di rovinarlo.
Scegliamo d’impegnarci in qualcosa oppure lasciamo che tutto faccia il suo corso.
Scegliamo gli amici, quelli che riescono a farci vedere il mondo anche da un altro punto di vista.
Oppure scegliamo compagni complici, per paura di guardare oltre quello che siamo.
Scegliamo di vivere laddove siamo nati, oppure di cambiare città.
Scegliamo di credere in Dio oppure di non credere in niente.
Scegliamo di difendere i più deboli oppure di stare dalla parte dei più forti.
Scegliamo di guardare il cielo oppure di non alzare gli occhi da terra.
Scegliamo di voler bene a qualcuno oppure di chiuderci in noi stessi costruendoci assurde difese.
Scegliamo l’unica persona destinata a completare la nostra vita, oppure di rinunciare ad amare.
Scegliamo il coraggio, oppure la paura.
Scegliamo di rischiare, oppure scegliamo di arrenderci.
Scegliamo di illuderci per un gesto, una parola, un sorriso, oppure di guardare in faccia la realtà.
Scegliamo di non farci più del male, oppure scegliamo di mettere fine a ciò che ci distrugge.
Scegliamo di far finta di niente e continuare ad essere quelli di sempre, oppure scegliamo di mantenere le distanze.
Scegliamo di chiudere rapporti oppure di non volerli lasciare andare e tormentare giorno e notte chi ci ha detto “basta”.
Scegliamo di amare qualcuno che non ha bisogno di noi, perché non riusciamo a fare altro.
Scegliamo ciò che ci sembra giusto, oppure quello che è sbagliato ma che non ci fa tanto soffrire.
Scegliamo il tempo per riempire il tempo, oppure il vuoto per riempirlo di vuoto.
Scegliamo di vivere o di morire, o Qualcun altro lo sceglie per noi.
Scegliamo di dire che la vita è bella anche se difficile, oppure che la vita fa schifo perché siamo troppo egoisti.
Scegliamo di capire la sofferenza, oppure di scagliarci contro tutto e tutti perché “noi non la meritiamo”.
Scegliamo di credere nel destino e quando va storto, di mandarlo a quel paese.
Scegliamo di essere forti quando siamo deboli, oppure di essere deboli per trovare la forza.
Scegliamo di dire la verità, oppure di scriverla in una bugia.
Scegliamo di conservare i ricordi, oppure di dimenticare il passato.
Scegliamo di perdonare, oppure di provare rancore.
Scegliamo di sederci in prima fila, oppure di lasciare il posto a qualcun altro.
Scegliamo di amare il mare o la montagna, le rose bianche o le rose rosse, le fragole o le ciliegie, il cioccolato al latte o quello fondente.
Scegliamo di guidare la macchina o andare in bicicletta, di passeggiare per le strade o di affacciarci alla finestra.
Scegliamo di capire oppure fare finta di niente.
Scegliamo di domandare oppure di accontentarci delle prime risposte date.
Scegliamo di accendere la luce per vedere nel buio, oppure di abbassare le tende anche quando il sole è alto.
Scegliamo di volere tutto per goderci la vita, oppure di volere la vita per poter apprezzare tutto.
Da adulti, scegliamo di formare una famiglia oppure di vivere da soli.
Scegliamo di viaggiare da un capo all’altro del mondo, oppure di costruirci una stabilità.
Scegliamo il lavoro per cui siamo fatti, oppure quello che ci è capitato al momento.
Scegliamo di fare dei figli e di amarli per come sono, scegliamo di non farli per non riempirci la vita di altre responsabilità, oppure scegliamo di metterli al mondo per capire noi stessi.
Scegliamo di essere fedeli alla persona a cui abbiamo giurato amore eterno, oppure di far crollare le promesse.
Scegliamo di essere soddisfatti della nostra vita, oppure di rimpiangere ogni secondo passato.
Scegliamo di fermarci e ricominciare, oppure di lasciarci andare ed accettare quello che viene.
Scegliamo di tornare a casa stanchi ma felici, oppure stanchi con la voglia di chiuderci in camera da soli.
Scegliamo di passare le nostre serate davanti la TV, oppure di inventarci ogni momento insieme alle persone care.
Scegliamo di non dimenticarci degli amici, oppure di fare finta di essere soli.
Da anziani, scegliamo di fare i conti con il nostro passato oppure dimenticarci di quello che siamo stati.
Scegliamo quello che gli altri scelgono per noi, oppure quello che noi vogliamo.
Scegliamo di viziare i nipoti, oppure di non volerli vedere crescere.
Scegliamo di rimpiangere il tempo passato, oppure di inventarci il nuovo presente.
Scegliamo di continuare a credere in Dio, oppure di ribellarci perché non ci ha dato quello che volevamo.
Scegliamo di imparare a credere in Lui, oppure di continuare a credere che non ci sia niente oltre il mondo.
Scegliamo di lamentarci ogni secondo, oppure di reagire anche alle sofferenze più grandi.
Scegliamo di stringere fra le mani una stella marina, oppure di ributtarla in mare.
Il sole è ormai alto. Allegra si alza e decide di tornare a casa.
Guarda il mare e si ricorda di una favola scritta poco più di un mese fa.
La favola in cui una principessa salva il suo principe grazie ad una stella marina.
Respira e si morde il labbro.
Guarda la stella marina e la ributta in mare, più lontano che può.
Se la storia della nostra vita iniziasse sempre con un “c’era una volta…”, avremmo quasi sempre la certezza che qualcuno venga a salvarci.
Ma non sempre è così.
Siamo stati scelti per poter scegliere, ed ognuno sceglie la vita che più gli basta.
Allegra ricomincia a correre.
E’ ora di andare.
10 commenti:
Domanda interessante...io sono la scleta di una che ha deciso di vivere controcorrente quest'estate.
Niente follie notturne nè giornate al mare, ma solo dedizione agli altri.
Le scelte ci formano, e come hai scritto tu, "ognuno si sceglie la vita che gli basta".
Qual è la favola della principessa che salva il principe? Perchè non ce la racconti?
Se le notti insonni ti fanno sempre quest'effetto, ti auguro di poter dormire sempre poco!
Scherzo!
Anche se un pò lungo, l'ho letto tutto d'un fiato. Che dire...magistrale il tuo ritratto delle scelte, a partire dal neonato fino all'anziano.
Io sono la scelta di studiare per diventare ingegnere. Costruire per gli altri, cercando di costruire il mio futuro.
Però ora vogliamo sapere perchè hai scelto di buttare la stella marina...
Roberto
Sai cosa penso? Che per te la scrittura sia "tu".
Nel senso, sono uno che legge tanti blog, che commenta poco (infatti questo è il mio primo commento che faccio qui) ma che nota tante cose.
In vacanza quasi tutti i blogger smettono di scrivere, e non tanto perchè staccano dal web (lo si dovrebbe fare anche in pieno inverno non solo d'estate), ma perchè "sono in vacanza" come se avere un blog fosse un lavoro.
Sono anni che ti seguo, da quando avevi il tuo vecchio blog su splinder e mi è sempre piaciuto il tuo modo di fare: scrivi anche in vacanza, ti distacchi per settimane quando senti di farlo e non perchè "è estate e quindi non devo scrivere", scrivi di tutto, dalle favole strane ai momenti bui, dai ringraziamenti per i tuoi amici ai tuoi impegni nella vita,dai libri che leggi ai film che vedi, dalle scene comiche alle tragedie, dalle tue giornate a quella che sei, senza mai scoprirti troppo.
E lo fai con una semplicità che non lascia staccare gli occhi dal foglio.
In questo post poi...c'è di tutto: dalla comicità per i vicini alla sensibilità dello scrivere una lettera a qualcuno, dai ricordi dell'infanzia alla riflessione guardando il mare, dal meraviglioso racconto di tutte le scelte della nostra vita alla tua personale scelta.
Scusami se mi sono dilungato, ma dopo tre anni di letture silenziose, stavolta non ne ho potuto fare a meno.
Non smettere mai di scrivere.
L.
Caspiterina Allegra! E meno male che eri senza parole!!!
Scelte...ne facciamo ogni giorno, dalle più banali alle più importanti...e anche quando non ce ne accorgiamo, ci cambiano la vita.
P.S. posso venire a correre con te???
Allegruccia...stanotte però "scegli" di dormire!
Lascia stare i vicini, le stelle marine e chi si sceglie la vita che gli basta. DORMI per favore!
Marina: forse un giorno la leggerai...
Roberto: troppo curioso!
L.: grazie per quello che mi hai scritto, anche se Cavaliere Oscuro non ci crederà, mi hai lasciato senza parole. E grazie per seguirmi da così tanto tempo.
Cavaliere Oscuro: se mantieni il mio ritmo...
Anonimo: fallo anche tu però...
Siamo stati scelti per poter scegliere...è vero...ma, convieni anche tu che spesso è qualcun altro a scegliere per noi? Come la mettiamo con la morte?
Anonimo: "Scegliamo di vivere o di morire, o Qualcun altro lo sceglie per noi."
Alle...io ho scelto di rompermi un braccio dalle scale e di saltarmi tutte le vacanze! Non è possibile! Grazie per la compagnia...il tuo blog è salutare...
No Federico!!! Se ti può consolare Allegra ha l'influenza(quella normale, non vi allarmate)! Coraggio, ma stai più attento la prossima volta!
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