Ti hanno insegnato ad ascoltare.
Le parole e, soprattutto, i silenzi.
Come un ombrello che si apre in una mattina di pioggia, riparandoti da tutto.
Ascoltare è un verbo che presuppone un'azione. Vera, non finta.
Proviamo un attimo ad allungare l'occhio sulla nostra vita: quante volte siamo stati delle marionette nelle mani di noi stessi?
Tante, forse troppe.
Diciamo di ascoltare e poi non lo facciamo.
Predichiamo il valore dell'ascolto (sì, perché è un valore) e poi non ci accorgiamo che chi ci sta accanto ha solo bisogno di questo.
Stiamo ad ascoltare e poi non ci ricordiamo nemmeno chi abbiamo davanti: perché godiamo a metterci a letto alla sera con la coscienza di chi ha fatto un po' di bene nella propria giornata e poco importa se il presunto destinatario del bene ha ricevuto solo un orecchio finto e, soprattutto, un cuore finto.
Un bambino nella pancia della mamma ascolta quel tempo che gli resta per prepararsi alla vita.
Due innamorati ascoltano il loro sguardi, senza bisogno di parole.
Dio ascolta ogni nostro passo, senza bisogno di farsi vedere.
Ascoltare significa soprattutto fare proprio il mondo dell'altro: con tutti i suoi dolori, i suoi perché, i suoi sogni, le sue delusioni, le sue scelte e le sue promesse.
Proviamo a svegliarci al mattino e a saper ascoltare anche e solo il nostro respiro.
Sapete quanta vita c'è lì dentro?
Tutta.
Il nostro umore, le nostre energie, i nostri sogni. E poi la paura, la forza, l'intraprendenza e tutti i loro contrari.
Abbiamo bisogno di fare i conti prima con noi stessi per saper ascoltare l'altro ma...purtroppo, quasi nessuno pensa di averne necessità e si nasconde dentro assurdi gusci incapaci di metterlo allo specchio.
Ma se un giorno imparassimo ad ascoltare tutto ciò che sta dentro e fuori di noi, mettendo da parte il rumore dell'inutile, poi, forse, sapremo davvero ascoltare l'altro.
Senza fare finta.
Ci sono i teatri per mettere in scena le commedie, il mondo è un'altra cosa.
Ricordiamocelo più spesso.
"Dio ha dato all'uomo due orecchie per ascoltare il doppio e una bocca per parlare la metà"
Talete
36 commenti:
VERITA' ASSOLUTA.
Già. Già. Già.
Qui fermo.
E' vero. E' vero.
Troppe parole in questo mondo e poco ascolto.
"Ci sono i teatri per mettere in scena le commedie, il mondo è un'altra cosa." - mi fai morire dal ridere quando scrivi così.
Comunque è vero, a volte sembra di vivere in una commedia.
Pensiamo solo a metterci a posto la coscienza.
Un bambino nella pancia della mamma ascolta quel tempo che gli resta per prepararsi alla vita.
Due innamorati ascoltano il loro sguardi, senza bisogno di parole.
Dio ascolta ogni nostro passo, senza bisogno di farsi vedere.
BELLISSIMA.
E' tremendo fare i conti con noi stessi.
"Ascoltare significa soprattutto fare proprio il mondo dell'altro."
E' come prenderlo con sè.
Ma ce la fai, una volta nella vita, a scrivere qualcosa senza metterci dentro psicologia e derivati?
Anonimo avresti leggermente scocciato, per non dire altro.
Molto vero questo post. A tutti è capitato di non ascoltare e soprattutto, di parlare all'altro senza minimamente un briciolo di attenzione ricevuta.
Gran bel post carissima...come sempre!
Ascoltare è un verbo difficile, quasi quanto vivere, perchè ascoltare significa immedesimarsi nella persona che ci sta di fronte, vivere le sue stesse emozioni che lei vive mentre parla...a volte non ascoltiamo nemmeno noi stessi, perché i nostri pensieri, le nostre verità ci paiono cosi assordanti che è meglio non udirle..Comunque bellissimo post allegra, davvero =) Ti soffermi su pensieri che ad altri paiono insignificanti, complimenti davvero...
"Ti hanno insegnato ad ascoltare.
Le parole e, soprattutto, i silenzi.
Come un ombrello che si apre in una mattina di pioggia, riparandoti da tutto."
QUESTA E' POESIA. SEI BRAVISSIMA.
Ascoltare vuol dire prensersi cura di chi abbiamo accanto.
Non tutti sanno farlo, purtroppo.
Ciao bella! Sempre interessanti i tuoi post!
Concordo con Calliope!
Ciao cara!
p.s.: che pensi del film "La solitudine dei numeri primi?"
Noi facciamo tutto il contrario: ascoltiamo la metà e parliamo il doppio!
Ciao Allegra!!!!
ecco, se l'ultima frase la prendessimo tutti in considerazione... e soprattutto riuscissimo a metterla in pratica sarebbe un grandissimo passo per l'umanità ;)
un abbraccio!!
Carissima Allegra, quanto hai ragione!
Ascoltare diventa sempre più difficile, sempre più "una perdita di tempo", almeno per quello che sto osservando negli ultimi tempi.
Quante tragedie sono successe perchè magari qualcuno non si è sentito ascoltato? C'è gente che si è suicidata perchè non sapeva con chi sfogarsi.
E se proprio non vogliamo parlare di tragedie o di casi decisamente particolari, rendiamoci conto del non-ascolto anche nel nostro piccolo.
Capitano genitori che non ascoltano i figli, o il contrario. Capitano amici che non si ascoltano a vicenda. Capita il compagno d'autobus che preferisce stare con le cuffie dell'ipod all'orecchio pur di non scambiare qualche parola con chi gli sta accanto ...
Mi hanno parlato molto bene di te e di quello che sei. Mi hanno anche dato questo indirizzo di blog.
Mi chiedo se respiri ogni tanto.
Ma non posso fare altro che augurarti di essere sempre quella che sei. Anzi, sempre di più.
Complimenti per tutti.
Scusa...per tutto, non per tutti.
Questo post lo voglio incorniciare nella testa. Voglio scrivermelo sulla pelle, sul corpo, sul cuore per ricordarmene spesso. Ho sempre ascoltato tanto, penso che la poesia non sia altro che l'ascoltare i rumori del mondo.
Baci
Minerva
Anonimo 7 settembre 18.24: è tremendo, ma è necessario.
Lorenza, Riccardo: "è come prenderlo con sè". Bellissima espressione.
Calliope: "quasi quanto vivere" - molto bello quello che scrivi.
Mattia: andrò a vederlo. Poi ne parlerò.
Only Me: esattamente! Un abbraccio a te! E respira...;)
Chiara: è vero quello che dici. Dalle tragedie più grandi ai momenti più piccoli. Se solo ci pensassimo un po' di più...
Anonimo 15.02: e chi sarai mai? Comunque respiro, a parte il mal di gola perenne. Ma respiro, stai tranquillo.
Minerva: bentrovata! Quello che scrivi è molto profondo, davvero.
A tutti: sapete cosa vi dico...SONO ORGOGLIOSA DI VOI!
BELLA SEI!!!
Siamo noi ad essere orgogliosi di te!
E' bello sapere che esisti, Allegra.
E' bello.
L.
Mi sa che sei proprio ossessiva se ti metti a rispondere ai commenti puntualizzando gli anonimi con l'orario.
Sei una roba pazzesca!
Hai intenzione di affibbiarmi qualche altra malattia mentale, per caso?
Già il fatto che sei una psicologa dimostra che la tua mente non sia proprio sana.
Ho un repertorio piccolo di malattie mentali, non le conosco certo quanto te.
Però cara mia, sei impossibile da vivere.
Nessuno ti chiede di vivermi.
Ma vuoi sempre avere l'ultima parola, tu?
Gli ossessivi vogliono avere sempre l'ultima parola.
Prima di sparare a zero, documentati.
Non lo sapevo. Pensavo che l'ossessione non fosse una malattia mentale.
Appunto.
Ripeto e qui chiudo: prima di sparare a zero, documentati.
Ma sei voi anonimi non vi firmate, è chiaro per distinguervi deve mettervi l'orario.
Io non lo so dove lo lasci il cervello, anonimo.
Se ce l'hai, ovviamente.
Ciao Allegra! Sei sempre in gamba!
Per ascoltare bisogna avere un cuore a forma d'orecchio. Ascoltare è il primo atto di misericordia verso l'altro...
nonno Baffo
Ricordo molto bene questa frase...grazie ;)
Ti ho ascoltato con piacere e attenzione
E grazie anche a te, Paolo ;)
Giusto, giusto, giusto!!!
Posta un commento