venerdì 19 novembre 2010

A te...

Dovevo scriverti ieri, ma ho avuto una brutta giornata...e non volevo dedicarti quella.
Ti scrivo oggi, e lo faccio qui perché te lo avevo promesso.
Voglio raccontarti una storia.
Sai come nasce una perla?
Un corpo estraneo entra nel guscio della conchiglia e da lì non può più uscire.
Il mollusco che vive all'interno della conchiglia lotta per combattere contro questo predatore e per difendersi comincia a crearsi una sorta di guscio liscio e duro, chiamato madreperla.
Il predatore continua a rimanere dentro la conchiglia e il mollusco continua sempre a proteggersi creando intorno a lui, strato dopo strato, questo guscio, fino a coprire del tutto il corpo estraneo.
Da qui nasce la perla.
Questa è un po' la metafora del dolore.
Quando il dolore entra nella nostra vita, di qualsiasi pasta sia fatto, è un estraneo da cui noi dobbiamo difenderci per non scomparire sotto la sua indomabile presenza.
Come fa un mollusco nella sua conchiglia, abbiamo bisogno di rendere quel dolore uguale a noi, ricoprendolo, strato dopo strato, di tutte quelle piccole grandi cose di ogni giorno che ci rendono quello che siamo, per poi non averne più paura e anzi, trasformarlo in una perla.
Vorrei che tu avessi sempre la forza di un mollusco nella sua conchiglia, senza avere paura di avere paura.
La paura e il dolore ci rendono umani, e molte volte sono la chiave di accesso alla bellezza del nostro presente.
Lascia spazio a quel dolore, guardalo in faccia e rendilo simile a te.
E' questo quello che vorrei per te...che tu scoprissi presto la tua perla così da avere sempre fame della vita: della tua e di quella degli altri.
Perché la vita si guarisce con la vita.
Solo con la vita.

17 commenti:

Michela ha detto...

Che bella, io me la scrivo nel mio diario.
Non so a chi sia dedicata, ma è molto toccante.
Ciao Allegra!

Lorenza ha detto...

Ogni volta che scrivi mi fai venire la pelle d'oca.

Rosa ha detto...

"Perchè la vita si guarisce con la vita."

Come quando per rialzarti hai solo bisogno di riprendere in mano la tua vita.

Anche se non è per me, grazie Allegra.
Le tue parole riescono sempre a farmi bene.

SerenoPocoNuvoloso ha detto...

Il dolore come il predatore....non ci avevo mai pensato.

Federico ha detto...

"Lascia spazio a quel dolore, guardalo in faccia e rendilo simile a te."

VERISSIMO. DIFFICILISSIMO. POSSIBILE.

Lily ha detto...

ho paura di ripetermi ma Dire solo belle sarebbe cosi limitato...eppure lo sono, sono PROFONDE come l' anima di tutti noi,perchè ci siamo tutti noi lì dietro, dietro la tua acuta sensibiltà di ritrarre l' animo umano in tutti i suoi fragili aspetti...Hai lo stesso dono dei poeti mi verebbe da dire, carpisci la vera essenza della cosa..Davvero compliment, e non sai quanto io mi riconosca nella tue parole.

Giulio ha detto...

Spero di scoprire presto anch'io la mia perla...
grazie Allegra per le tue parole sempre incisive e spero che il destinatario del messaggio sappia apprezzare.

Mattia ha detto...

Concordo con Lily.....e mi ritrovo anch'io nelle tue parole!

L inverno di June ha detto...

Una metafora a dir poco bellissima!davvero parole dolcissime, mi sono commossa!

88tasti ha detto...

E' una metafora efficace!

Pepe ha detto...

Verissimo. E l'assurdo è che, quando dopo mesi e mesi hai oltrepassato quel dolore che ti faceva impazzire e desiderare solo che la notte ritornasse il prima possibile per dimenticare almeno in sogno, quando la sensazione di non riuscire a gestire un dolore così mastodontico è alle spalle, quando hai dimenticato la paura di affogare per sempre a causa di quel dolore... il dolore ti ha cotruito e tu, potendo rivivere e scegliere di nuovo la tua vita, non potresti sradicare quel dolore dal tuo passato, perchè lui ti ha costruito e senza quella macchia scura nel tuo passato non saresti più tu, ma un'altra persona, diversa e forse più vuota. Il dolore non regala nulla. Siamo noi che, per supereralo, regaliamo a noi stessi la parte migliore di noi. E senza di quella non vorremmo più vivere.

Cavaliere Oscuro ha detto...

Quand'è che ti vedrò in libreria?
;-)

Only Me ha detto...

:)

Veggie ha detto...

Bellissimo questo post, mi ha fatta veramente rabbrividire... io l'ho sempre cercato il modo "per guarire dalla mia vita"... ma forse non c'è da "guarire", c'è semplicemente da andare avanti e vedere quali carte il futuro ha in serbo per noi... ed imparare a giocarci senza sbirciare nel mazzo altrui...

Igor ha detto...

bellissimo post!! peccato che non tutti lo capiscano..un abbraccio!!

Chiara ha detto...

Complimenti Allegra!

Anonimo ha detto...

Quanto tempo che non leggevo una simile delicatezza d'amore..