domenica 22 agosto 2010

Colazione di autocommiserazione

Abbiate pazienza.
Quando Allegra si sveglia così, c'è poco da fare.
Si prepara il latte e si siede appoggiandosi allo schienale della sedia con la tazza tra le mani.
Beve guardando la finestra davanti a sè e rimugina.
Più del solito, quindi immaginate un po'.
Pensa ai suoi 24 anni (va bè, il suo compleanno è fra meno di un mese quindi possiamo dire che sono 25) e si sofferma sulla maggior parte del tempo che ha passato in questo primo quarto di secolo: quasi mezzo a salire sulle punte per poi appendere le scarpette al chiodo e sbattere violentemente la porta; ad amare; a fare i conti con la vita; a scrivere; a godere dei piccoli e grandi momenti; ad apprezzare i veri amici; a piangere come una fontana; a leggere; ad aspettare gli autobus; a studiare.
Ecco, proprio quest'ultimo è il fulcro del rimuginio mattutino a base di latte.
Ti rivedi diciannovenne con la maturità in tasca (e in testa), che non fai in tempo a goderti perchè devi affrontare il test di ammissione alla Facoltà di Psicologia a Firenze.
Bene, studi, lo superi ed entri.
Passano tre anni e ti godi la laurea triennale (l'assurdità delle assurdità che un ministro abbia mai potuto inventare: più mini-laureati, meno competenze, meno lavoro), non senza aver pregustato la particolarità della tua bizzarra facoltà: non hai una tesina come gli altri, tu hai la PROVA FINALE.
Scritta ed orale, ovviamente (che se ti bocciano devi stare ad aspettare la sessione successiva perchè a chi importa che hai fatto tutti gli esami? A nessuno: no prova finale, no laurea).
Traccia a sorpresa (ma non c'è neanche bisogno di sottolinearlo).
Bene, non fai in tempo a goderti quella, che si profila all'orizzonte l'esame per accedere alla Specialistica: i posti sono 100 e voi siete molti di più.
Vuoi rimanere fuori? Vuoi andare a studiare di nuovo in un'altra città, abituarti di nuovo ad un nuovo ambiente, a nuove amicizie, a nuovi stili di vita e abbandonare quelli a cui ti sei appena abituata?
No, grazie.
E allora...STUDIA!
Bene, superi l'esame e ti prendi quel posto.
Passano due anni (ometti le vicende interne agli stessi, perchè non ti basterebbe lo spazio di tutti i blog del mondo), fai la tua ricerca sperimentale sul campo e scrivi la tua tesi.
Ok, ti laurei completamente.
Certo, un po' ti riposo e relax. Ma mica è finita qui.
L'Università di Firenze ha il cuoricino grande: ha in serbo per te un tirocinio post-lauream di un anno. Sei mesi da una parte e sei mesi dall'altra...giusto per darti il tempo di abituarti ad un posto che già lo devi lasciare per un altro.
Le sedi di tirocinio, ovviamente, le devi trovare tu.
E allora cominci ad inviare curriculum e ad affrontare colloqui di selezione: siamo avanti noi...si fanno anche i colloqui di selezione per lavorare gratis!
Bene, ti prendono.
Lavori, e tanto (se pensate che i tirocinanti non fanno un piffero vi sbagliate), portandoti a casa il male di vivere che la gente ti racconta guardandoti dritta negli occhi e sperando in te, anche se sei giovane, mentre tu affondi le mani nelle tasche del tuo camice bianco in una stanza che sa di farmaci e di disperazione.
Ok, finisce l'anno di tirocinio.
Ora c'è l'ESAME DI STATO con le sue meravigliose quattro prove: ti auguri sempre di passarle tutte alla prima botta, ma nel caso dovessi essere bocciata, speri almeno che tu lo faccia alla prima e non alla terza o addirittura all'ultima, per non avere fatto le precedenti inutilmente.
Bene, se ne esci indenne sei iscritta all'albo.
Uao. Vai ai convegni e ti regalano la penna dell'Ordine degli Psicologi.
Mica male, fortuna di pochi.
Però...sei SOLO uno psicologo.
Chi sei? Chi ti conosce? Chi ti assume senza una specializzazione?
Eccola la parola chiave.
Ed è così che si profilano all'orizzonte i magnifici 4 anni (o forse fra un po' diventeranno 5) di specializzazione in Psicoterapia, con tirocinio annesso (e avanti che non fa male!) e analisi settimanale personale per due anni, il tutto a tue spese e se condito con un masterino è ancora meglio.
Quando poi su un giornale vedi che la signorina Barbara B., alla veneranda età di 27 anni prende una laurea triennale (con calma eh...mica ha bisogno di lavorare lei) in Filosofia e, al momento della proclamazione le offrono subito una cattedra, allora ti si rivolta lo stomaco.
Tu sai di essere una miracolata, perchè hai avuto la fortuna di studiare che altri non hanno, ma tali cose quando hai queste mattine, proprio non le puoi soffrire.
Ok, il latte è quasi finito.
Ti chiedi quando finirai, se finirai...e dove, soprattutto, finirai, data la tua natura nomade.
Intanto, a coronamento della tua colazione di autocommiserazione, scruti il pilastro di libri che fra un po' dovrai cominciare a studiare per la prima prova dell'Esame di Stato.
Per le altre tre creerai altrettanti invidiabili pilastri. Ma non ora...una cosa per volta.
E mentre lavi la tazza nel lavandino, pensi che domani è lunedì, così berrai velocemente il tuo latte senza rimuginare troppo perchè il mondo là fuori chiama. E meno male.

Un momento di raccoglimento per questa visione, grazie.
Ed abbiate pazienza, oggi è così.

38 commenti:

Caterina ha detto...

Ahahahaha...Allegra scusami lo so che hai la mattina storta però mi hai fatto morire dal ridere: UN MOMENTO DI RACCOGLIMENTO...troppo forte!

Federico ha detto...

Certo...pochi libri eh...facciamo il tifo per te Allegruccia!

Chiara ha detto...

Il tuo pilastro di libri è la reincarnazione di una delle torri gemelle, almeno per altezza.

Io sono entrata nell'ambiente universitario da due anni: studio, vado a lezione, do esami. Faccio tutto ciò pensando al dopo, a quando (spero) avrò questo benedetto "pezzo di carta". Cosa farò? Troverò lavoro?
Chi lo sa ...

Sii fiera di te stessa però. Hai quasi 25 anni e hai già fatto un mucchio di cose e collezionato tante esperienze. Vedrai che ce la farai! I sacrifici vengono ripagati, così dicono.

Un grande in bocca al lupo per tutto quanto!

p.s. Domani non bere il latte a colazione. Prendi il caffè! :)

SerenoPocoNuvoloso ha detto...

Il quarto libro a partire da sopra è PICCOLISSIMO Allegruccia...dai su, sono così pochi!
Ho fatto il mio momento di raccoglimento per la visione...ma mi hai fatto ridere!

Lorenza ha detto...

Allegraaaaaaaaaaaa! Lo zucchero nel latte, su!
Comunque...sono riuscita a leggere i titoli dei libri...interessanti.
E poi sono tutti molto TASCABILI...
Forza e coraggio!

P.S.: il momento di raccoglimento è stato fatto.

Rosa ha detto...

Quattro prove Allegruccia?
In cosa consistono, se non sono indiscreta?

Giulio ha detto...

MOMENTO DI RACCOGLIMENTO...mi fa male la pancia dal ridere Allegra.
Lo so che è dura, ma mi fai ridere!

Anonimo ha detto...

"quando vado a correre e decido che devo arrivare fino a quel punto là che vedo in lontananza faccio una gran fatica, e spesso smetto di correre prima di raggiungerlo. Se invece vado avanti, a testa bassa, senza guardare continuamente dove voglio arrivare ci arrivo senza neanche troppa fatica" Il mio ragazzo mi rispose così quando gli dissi che mi chiedevo se avrò davvero la forza di resistere e insistere su questa lunga strada...
Un passo alla volta senza rimuginare troppo.
Buon "viaggio" allegra! =)
Chiara

Anonimo ha detto...

Forza e coraggio cara!

Allegro ha detto...

Un momento di raccoglimento...ahahahha!
Va bè...fatto!
Interessante il quarto libro a partire dall'alto eh...e poi piccolo, quasi non si vede!
In bocca al lupo per tutto cara...noi tanto siamo sempre qui a sostenerti!

Elisabetta ha detto...

Ogni tanto l'autocommiserazione può andare Allegra, non ti preoccupare ;) soprattutto se la prendi con ironia come hai scritto!
MOMENTO DI RACCOGLIMENTO...eseguito!

Anonimo ha detto...

"...portandoti a casa il male di vivere che la gente ti racconta guardandoti dritta negli occhi e sperando in te, anche se sei giovane, mentre tu affondi le mani nelle tasche del tuo camice bianco in una stanza che sa di farmaci e di disperazione."

Bellissimo questo pezzo...ma attenzione a non portarti tutto e sempre a casa, altrimenti non vivi.
In bocca al lupo per tutto, ce la farai!
L.

Anonimo ha detto...

Perchè camice bianco Allegra?

Elisa ha detto...

Ancora tanti pregiudizi e pochi riconoscimenti per tutti i sacrifici fatti e da fare ... penso con orgoglio a quel giorno... tante persone per soli 100 posti ... voluto, sudato e ottenuto proprio per questo ho il cuore pieno di SPERANZA ... ci sarà un posticino anche per noi!!!!

Riccardo ha detto...

Bellissima Allegra...FORZA!

Mattia ha detto...

Caspita! Il sesto a partire dall'altro com'è si chiama? "INTRODUZIONE alla psicopatologia descrittiva"...e meno male che è introduzione, piccolo piccolo eh!
Forza Allegra!
Momento di raccoglimento fatto! ;-)

Anonimo ha detto...

Eh no Allegra su! Forza!
Comunque mi hai fatto morire dal ridere...
Ciao bella!
Igor

messier ha detto...

Non tengo pazienza, tengo allegria (per Allegra), per quanto paradossale possa sembrare ! Aspettavo che tu raccontassi non solo il tuo ultimo mattino, ma anche quelli precedenti. E quelli che ti aspettano... Hai raccontato la tua Storia, qualcosa di più di un lamento da scendiletto, se permetti ! Come ringraziarti e non volerti bene ?

Anonimo ha detto...

Non pensavo che la carriera di uno strizzacervelli fosse così lunga.
Stavolta va bè non ti dico niente, bella fanciulla, anche perchè sei anche simpatica quando vuoi, quindi evito i miei commenti.

Allegra ha detto...

Caterina, Federico, SerenoPocoNuvoloso, Lorenza, Giulio, Allegro, Elisabetta, Riccardo: grazie...e comunque sono contenta di avervi fatto fare delle belle risate! ;)

Chiara 1: grazie davvero per le tue parole...e un grande in bocca al lupo anche per te. Ce la farai anche tu!

Rosa: indiscreta? Ma no!
La prima scritta è sulla teoria, la seconda è la creazione di un progetto d'intervento su una traccia che daranno loro il giorno stesso, la terza è la valutazione di un caso clinico, la quarta è la prova orale con in più una verifica sulle relazioni dell'anno di tirocinio.

Chiara 2: le parole che mi hai scritto sono davvero profonde e vere, le ricorderò sempre. E' sempre bello trovarti qui. E "buon viaggio" anche a te...:)

L.: all'inizio è normale che ciò avvenga. L'esperienza m'insegnerà anche il giusto distacco.

Anonimo: sto in una clinica psichiatrica, il camice bianco è d'obbligo.

Elisa: e chi ci ferma? NESSUNO! ;)

Mattia: il libro che ti ha particolarmente colpito io lo chiamo SATANA. Ho detto tutto.

Messier: se mi vuoi bene anche così, vuol dire che mi vuoi bene veramente! ;)

Anonimo: sì, mi sa che ti conviene proprio non dire niente oggi.

Only Me ha detto...

non si finisce mai di studiare...

per fortuna neanche di imparare ( e non solo dai libri )

:)

Michela ha detto...

Allegra me lo presti "Adolescenza e psicopatologia"?
Mi sembra davvero interessante...restituisco!
E forza che sei in gamba, si vede!

Allegra ha detto...

Only me: già...proprio mai!

Michela: fammi fare prima l'esame...poi te lo regalo! ;) comunque lo trovi in qualsiasi libreria universitaria.

Sara ha detto...

Ehi piccola Carmen, questi pensieri di prima mattina e per di più di domenica???
Non è stata una genialata scegliere di studiare psicologia, in genere, ma aver scelto di farlo a Firenze è stato "furbissimo"... Comunque la cosa importante è la PASSIONE che abbiamo dentro, e l'ardente desiderio di fare qualcosa per gli altri seppure piccola piccola. Questo ci fa alzare ogni giorno, incassare la disperazione della gente che incontriamo, e se capita che continuiamo a pensarci anche quando torniamo a casa è perché vorremmo trovare un modo sempre più efficace per aiutarli quando non sappiamo veramente dove sbattere la testa...
La strada è lunga e incerta, ma la cosa importante è ricordarsi sempre qual è il nostro obiettivo ultimo. Nel mentre che si studia, per fortuna, si ha la possibilità di vivere una vita personale - al di fuori dei manuali di psicologia - che ci riempie di eventi inaspettati, belli o brutti che siano, e che, alla fine, ci gratifica di tutti gli sforzi fatti e di quelli che continuiamo a fare!!!

Kate ha detto...

Cara amica mia...io son un po' meno speranzosa. e penso che dinnanzi all'autocommiserazione ci siano due strade:una è l'accettazione e l'altra è il coraggio.già...il coraggio di realizzare quello che sogniamo e non sognarlo e basta...il coraggio ...di rischiare quando questo significa fare delle scelte assumendosi la responsabilità delle conseguenze e dunque anche dei fallimenti.il coraggio di aver paura di non essere capaci o di non avere il coraggio!sai, ci sono persone che come noi, hanno fatto gli stessi percorsi e non si sono mai interrogati su dove stessero andando esattamente o su cosa realmente desiderassero.sono saliti sul treno e hanno viaggiato tranquilli sino alla destinazione.ci sono invece altre persone forse come te, che, attrezzate di zaino in spalla, hanno percorso chilometri e chilometri di strada per sentieri a tratti sicuri a tratti incerti a tratti speranzosi.sarà stato anche più difficile ma avranno fatto esperienze eccezionali,avranno visitato luoghi che difficilmente puoi conoscere guardando dal finestrino di un treno...perchè non puoi sentirne gli odori, osservane a fondo i colori, interagire con l'ambiente.forse a fatica ma anche loro e con piu soddisfazione, hanno realizzato i propri sogni,hanno illuminato la loro stella, hanno colto la poesia della vita....con CORAGGIO E PAURA.
ricorda nietzsche...ci vuole il caos dentro...per generare la stella danzante!la stella è ora dentro di te, ce l'hai in potenza, è come un DEMONE, dice Galimberti...falla diventare danzante! e soprattutto... NON SMETTERE MAI DI SOGNARE!

Anonimo ha detto...

Quest blog è come una grande famiglia.
Ci si sente a casa.
Bello: grazie Allegra (è un piacere trovarti) e grazie a tutti.
Continuate così!

Anonimo ha detto...

Un po' del suo tempo l'ha passato anche con noi, ad insegnarci quanto la scrittura possa far bene.
Noi siamo fieri di lei...così giovane che quasi sembrava una nostra coetanea e così in gamba da tenerci attenti per tutto il tempo.
Forza dottoressa...se non ce la fa lei, chi ce la deve fare?
Sara

Roberto ha detto...

Che belle le parole delle tue amiche...si vede che sei una che si sa far volere bene.
Complimenti per il blog...e da quello che ho letto in bocca al lupo per il tuo futuro.

Anonimo ha detto...

Non posso non commentare. Quella pila di libri ucciderebbe chiunque.
Hai tutto il mio momento di raccoglimento.
Ti seguo sempre, ma sempre in silenzio.
R.

Anonimo ha detto...

Concordo con la mia compagna Sara: FORZA DOTTORESSA! Le vogliamo bene!
Matteo

Allegra ha detto...

Anonimo 17.54: è quello che penso anch'io!

Roberto: "ad apprezzare gli amici veri..."

R.: il silenzio, a volte, vale più di mille parole.

Sara e Matteo: sono io ad essere fiera di voi...e mi mancate tanto!

Anonimo ha detto...

Allegra ma hai insegnato in una scuola?

Allegra ha detto...

No, ho fatto alcuni laboratori di scrittura autobiografica nelle scuole secondarie superiori.
Una delle esperienze più belle della mia vita.

Valentina ha detto...

Quando il mondo là fuori chiama... bisogna rispondere! Anche a me capitano le mattine un p' così, ma passano per fortuna, in fretta!

minerva ha detto...

Ti ho scoperta du e giorni fa... Sai che mi piaci tanto? Hai un modo di scrivere concreto ed obiettivo!
Se ti va, passa dai miei due blog!
Baci
Minerva

Allegra ha detto...

VD: e meno male che chiama! :)

Minerva: benvenuta...contenta di trovarti!

Anonimo ha detto...

Il pilastro di libri fa davvero paura, permettimi di dirtelo...

Certo che non è il massimo... di questo passo si comincerà a lavorare a cinquant'anni...

Allegra ha detto...

Spero di farlo un pochino prima dei cinquant'anni, Shuzzy...:))