lunedì 16 agosto 2010

Io, che cosa ci sto a fare qui?


C'è un romanzo di Nicholas Sparks che si intitola "La scelta".
Oggi riflettevo sul senso di questa parola e ho pensato che tutto, dall'inizio alla fine della nostra vita, è mosso da un necessario bisogno di decidere.
All'inizio, qualcun altro lo fa per noi: qualcuno sceglie di assistere al cambiamento del proprio corpo portando nel grembo il sangue del suo stesso sangue, sceglie di crescere un bambino e di educarlo alla vita e ai valori.
Oppure, troppo spesso, sceglie di non farlo.
E noi, ogni giorno della nostra vita, scegliamo in che modo vivere.
Latte o caffè. Gonna o pantalone. Rosso o nero. Scale o ascensore. Auto, bici o autobus. Sorriso o sguardo torvo. Disponibilità o menefreghismo.
Amare o non amare.
E chi o cosa, amare.
"Non è mai troppo tardi per cambiare. Quel pensiero era insieme spaventoso ed esaltante".
Una parte del libro recita così.
E non c'è niente di più vero.
Perchè le scelte fanno paura ed esaltano: chi le fa e chi le subisce.
Come se una porta si fosse chiusa e qualcuno tenesse nascosta la chiave per dimenticarla chissà dove: e poi percorrere la propria strada oppure tornare indietro, inserirla nella toppa, sentire il cigolio di un tempo che stava lì ad aspettare e ritornare.
Anche questa è una scelta. Andare avanti o tornare indietro.
Ma c'è una cosa che differisce una scelta giusta da una scelta sbagliata.
Sapete qual è la misura di un sogno?
Il tempo: per vederlo crescere e maturare.
Il rifiuto: per temprarlo.
Gli errori: per raddrizzarlo.
La perseveranza: per non farlo morire.
La passione: per amarlo sempre come se fosse la prima volta.
La fede: per crederci.
La speranza: per tenercelo sempre stretto.
La volontà e una mano tesa: per esaudirlo.
Ecco come si misura un sogno, parafrasi mistica di una scelta.
Se con il tempo, tutto questo è ancora vivo, significa che quella è proprio la scelta giusta per la nostra vita.
E non importa se fa un po' soffrire chi la fa e chi la subisce: perchè dalle scelte vere possiamo solo imparare che cosa ci stiamo a fare in questo mondo e con chi condividere la meravigliosa storia della vita.
E perchè una scelta vera, in un tempo di domande, è sempre una risposta data dalla quale partire per un nuovo lungo viaggio.
E ricominciare.

24 commenti:

SerenoPocoNuvoloso ha detto...

Quanta meraviglia e verità c'è in queste parole.
Le scelte ci rendono le persone che siamo, per noi stessi e per gli altri.
Bellissimo, grazie!

Anonimo ha detto...

Meraviglioso...preciso e dolce.
Grazie, per tutte le riflessioni che ci poni.

Lorenza ha detto...

"E perchè una scelta vera, in un tempo di domande, è sempre una risposta data dalla quale partire per un nuovo lungo viaggio.
E ricominciare."
BELLISSIMA.
Grazie, Allegra.

Anonimo ha detto...

Ti ho mandato una mail Allegra...

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che vengo qui.
Sono piacevolmente sorpresa.
Bello questo blog. Di una delicatezza e di una forza nelle idee impressionanti.

"Sapete qual è la misura di un sogno?
Il tempo: per vederlo crescere e maturare.
Il rifiuto: per temprarlo.
Gli errori: per raddrizzarlo.
La perseveranza: per non farlo morire.
La passione: per amarlo sempre come se fosse la prima volta.
La fede: per crederci.
La speranza: per tenercelo sempre stretto.
La volontà e una mano tesa: per esaudirlo.
Ecco come si misura un sogno, parafrasi mistica di una scelta.
Se con il tempo, tutto questo è ancora vivo, significa che quella è proprio la scelta giusta per la nostra vita."

Ho scritto questo pezzo nella mia agenda che porto sempre con me. Tra impegni di lavoro e altro, c'è sempre spazio per riflettere.
Quanto sono vere queste parole, soprattutto mi è piaciuta "la mano tesa": da soli è più difficile farcela. Una mano tesa è importante.
Grazie, ho letto anche il tuo profilo... sei davvero in gamba!
Tornerò...
Elisabetta

Federico ha detto...

Il sogno come parafrasi mistica di una scelta.
Ma dove le trovi???
Una meraviglia sei, ecco cosa sei.

Io ne ho fatte di scelte nella mia vita. Ogni volta temevo non fosse quella giusta. Ma come sempre, la sua "misura" mi ha dato una risposta.
E le scelte sbagliate mancavano di quella misura.
Grazie. Grazie. Grazie.

Anonimo ha detto...

Quanto è difficile a volte scegliere...quanto è difficile a volte prendere la decisione giusta.
Ricordo quando ti ho scritto del mio sogno infranto e tu mi hai raccontato la storia della ragazza che ballava e poi ha smesso perchè una parte del suo corpo non glielo permetteva più. Sei tu, vero?
Penso che solo chi ha sofferto può raccontare la vita in questo modo e farla arrivare direttamente al cuore.
Il problema è, dopo tutto questo, come fare a crederci ancora?
A credere nei sogni che sono "parafrasi mistiche di scelte"?
Grazie per quello che scrivi. Anche questa è una scelta.
Così come scegliere di leggere, quello che ci piace e quello che non ci piace.
La misura di un sogno...è proprio questa ed è la vita che ce lo insegna.
Leonardo

Caterina ha detto...

Condivido Federico!
Ciao Allegruccia!

Anonimo ha detto...

Pardon, cara.
"Necessario bisogno"?
Non ti sembra che un bisogno è sempre necessario?
Ridondanza ridondanza ridondanza...non ti dona bella fanciulla.

Allegra ha detto...

SerenoPocoNuvoloso: vero, le scelte ci rendono le persone che siamo.

Anonimo 20.19 e Lorenza: grazie a voi per essere i lettori che siete!

Elisabetta: benvenuta nel mio blog...sono contenta di essere finita nella tua agenda! ;)

Federico: "le scelte sbagliate mancavano di quella misura"...concordo!

Leonardo: come fare a crederci ancora? Se tutto risponde alla "misura del sogno"...hai la risposta.

Caterina: ciao a te! ;)

Anonimo: sai che esistono bisogni primari e bisogni secondari? Ne parlava un certo Maslow. Quelli primari sono "necessari", indispensabili alla nostra vita. Quelli secondari no...la rendono solo più bella e più, diciamo così, affascinante e stuzzicante.
Dacci un'occhiata...teoria davvero interessante!

Anonimo ha detto...

Buongiorno Allegra, siamo in cammino, verso dove devo ancora capirlo. Hai presente i conigli che quando corrono riesco a cambiare direzione con fare fulmineo...? ecco io questa cosa vorrei tanto saperla fare. Gettarmi alle spalle la strada che ho di fronte e prendere a tutta velocità una nuova, così, senza pensarci troppo. Godere ogni istante riempiendolo di senso.

Allegra ha detto...

Buttati, vegetariano...se la strada che hai di fronte non ti soddisfa magari l'altra è quella giusta!

Anonimo ha detto...

Gli psicologi mi fanno venire l'orticaria. Compresa tu.Analizzi anche una fetta di pane che cade per terra,secondo me.
Si vede da quello che scrivi.Come fanno le persone che ti conoscono a starti accanto?

Lorenza ha detto...

Nessuno ti obbliga a leggere questo blog anonimo...se ti viene l'orticaria, evitalo...e lascia stare noi che lo amiamo.

Luca ha detto...

Io la sposerei invece, anonimo.
Sai com'è...punti di vista diversi!
Ma, concordando con Lorenza, se ti danno fastidio gli psicologi compresa Allegra e questo blog, che ci vieni a fare?Poca coerenza.

Allegra ha detto...

Brutta cosa l'orticaria, anonimo.
Curala!

Anonimo ha detto...

La curerò quando smetterai di esistere,bella fanciulla strizzacervelli.Ma sei giovane,quindi durerà ancora a lungo.

Anonimo ha detto...

Mi sa che ne hai bisogno di uno strizzacervelli, anonimo.

Anonimo ha detto...

Chi le sta accanto sa che è un dono prezioso averla conosciuta ed averla nella propria vita, anonimo.
I tuoi giudizi sono poco coerenti e poco convincenti, oltreché inutili.
a.

Paolo Pugni ha detto...

Non conosco affatto Sparks, l'ho sempre sottovalutato, ritenendolo uno scrittore di Harmony di classe. Mi sto ricredendo. Che cosa mi consigli come primo approccio all'autore? grazie!
Paolo

Allegra ha detto...

Dunque Paolo...come primo approccio ti consiglio il suo ultimo: "L'ultima canzone".
Molti partono dal primo...io ti consiglio di partire dall'ultimo.
Poi vai con "Le pagine della nostra vita", "Ho cercato il tuo nome" e "Le parole che non ti ho detto".
Questi, secondo me, sono i suoi libri migliori...e poi mi dici...:)

messier ha detto...

Sì è come dici tu, Allegra, è così. E' bello...

Allegra ha detto...

Caro Messier...già...

Anonimo ha detto...

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