sabato 1 gennaio 2011

Così vai via...


E così, in punta di piedi, se n'è andato anche questo anno.
Se n'è andato come un gentiluomo che entra per la prima volta in una casa sconusciuta e che, al momento del saluto, lascia un omaggio portandosi addosso l'odore di quella dimora.
Con il cilindro in testa e un inchino inaspettato.
Se n'è andato con le sue domande senza risposta, con i suoi amori disperati e con quelli appena nati, con i traguardi raggiunti e quelli mai sognati, con le sue rincorse e i suoi momenti di attesa, con le sue allegrie e le sue disperazioni.
Se n'è andato per chi in lui è nato o è morto, per chi ha amato e per chi invece ha rinunciato a farlo, per chi si è ammalato e per chi è guarito, per chi ha sognato e per chi ha dimenticato cosa significhi farlo, per chi ha ucciso e per chi ha dato la vita, per chi ha rubato e per chi ha pagato con la propria vita la libertà degli altri, per chi ha cantato e per chi è rimasto in silenzio, per chi ha sbagliato e per chi ha deciso di non commettere più gli stessi errori, per chi ha ballato e per chi continua a farlo nel cuore senza usare le gambe, per chi ha creduto e per chi ha paura di farlo, per chi ha raccontato la vita e per chi si è rifiutato di ascoltare, per chi ha ascoltato e per chi invece ha solo sentito, per chi ha sopreso e per chi è rimasto sorpreso.
Se n'è andato, socchiudendo la porta, lasciandoci la scia di un profumo che sentiremo addosso per sempre.
"Ci sono cose che volano: gli uccelli, le ore, i calabroni. Ma di quelle non m'importa. E poi ci sono le cose che restano: il dolore, il profilo di un monte, l'eterno" - scriveva Emily Dickinson.
Io aggiungerei la speranza.
Di nascere ogni giorno, di amare ogni giorno, di guarire ogni giorno, di sognare ogni giorno, di crescere ogni giorno, di ringraziare ogni giorno, di dare la vita ogni giorno, di cantare ogni giorno, di dare la libertà ogni giorno, di ballare ogni giorno, di raccontare ogni giorno, di ascoltare ogni giorno, di soprendere ogni giorno.
La speranza che una ragazzina di 15 anni riposi finalmente in pace e che un'altra di 13 possa, felice, essere riportata a casa.
La speranza che se anche la terra trema, l'uomo sia capace di costruire sicure fondamenta e che se è invece il cuore a tremare, sia capace di non vederlo distruggere in macerie.
La speranza di una cultura che non deve morire e di una bellezza che non può scomparire.
La speranza di un viaggio sicuro, che nonostante le tempeste, sappia condurre a destinazione.
La speranza di una realtà che vive e non di un reality che appare.
La speranza di custodire sempre la speranza di poter cambiare.
E allora auguratelo davvero, questo nuovo anno.
Ma che queste due parole non siano pronunciate sillabando un'abitudine, ma credendoci davvero.
Come se il vostro "buon anno" sia un portafortuna per chi lo riceve, un amuleto che non dimenticheranno mai di portare con loro e che, se anche lo facessero, tornerebbero indietro a riprenderselo, come fa una persona che vive da sola con le chiavi di casa.
Perché un augurio vuol dire: io spero il meglio per te. E ci credo davvero.
Abbiamo bisogno di sapere che nel mondo ci sia qualcuno, almeno uno, che creda in noi.
Allora ditelo "buon anno."
Gridatelo, sussuratelo, scrivetelo, digitatelo, disegnatelo, ballatelo, cantatelo, gesticolatelo, regalatelo.
Ma dettatelo con il cuore, affinché possa essere davvero un nuovo inizio.
Da qualsiasi prospettiva voi siate, lo sapete, "non si vede bene che con il cuore."
Ecco perché mi viene voglia di sperare.
Perché si comincia sempre dal cuore.

16 commenti:

Rosa ha detto...

Non esiste augurio migliore. Che tutti i tuoi sogni possano diventare realtà, dolcissima ragazza.

Lorenza ha detto...

Meravigliosa come sempre.
AUGURI DI UN ANNO PIENO DI SORPRESE!

Anonimo ha detto...

Bellissima dottoressa, bellissima davvero!
La faccio mia e la regalo, le sue parole sono sempre preziose!
Greta

Anonimo ha detto...

Felice anno nuovo.Ti seguo spesso.
Mirko

Vanylla ha detto...

Buon anno perchè sia sereno e caloroso!

Federico ha detto...

Tanti auguri dolcissima!!!
CHE SIA UN ANNO INDIMENTICABILE!

SerenoPocoNuvoloso ha detto...

Viene voglia di sperare anche a me...GRAZIE!
Buon anno!

FrammentoDiCristallo ha detto...

"Perché un augurio vuol dire: io spero il meglio per te. E ci credo davvero." e allora Buon anno, detto con il cuore..
è bellissimo questo post.. scrivi splendidamente!

Giulio ha detto...

BUON ANNO DI VERO CUORE...grazie per le parole sempre bellissime!

Michela ha detto...

Happy happy new year! Splendida come sempre!

Veggie ha detto...

"Speranza" è una parola così bella, eppure, una parola che fa così tanta paura al contempo... Forse perchè, dopo tante ferite, fa paura pensare di potersi riaprire a qalcosa che potrebbe essere potenzialmente in grado di ferire di nuovo... Eppure, allo stesso tempo, credo che sia la speranza quella forza che ci fa alzare ogni mattina da letto ed iniziare una nuova giornata... quella che non ci fa mollare, che ci fa tentare ancora ed ancora...
E quindi, ti auguro un anno ricco di speranza in ogni qualsiasi cosa tu abbia modo di fare...
Ti abbraccio forte forte...

Chiara ha detto...

Allegra, hai risposto al quesito che dimorava nella mia testa sera di san silvestro: a cosa serve augurare sempre "buon anno" se poi ogni anno è la stessa storia e succedono su per giù le stesse cose?

Ecco, se avessi letto questo tuo post a tempo debito, i miei auguri sparsi per il mondo sarebbero stati più sentiti e più sorridenti! :)

Elisabetta ha detto...

La speranza...è bello poterci credere.E' bello perchè è forza, per chi la dona e per chi la riceve.
Speranza per tutto quello di cui ha parlato nel post, soprattutto di ritrovare Yara, grazie per averlo sottolineato nel tuo modo delicato e riservato.
Speranza soprattutto per chi non smette di sperare.
Ti abbraccio caramente, è sempre un piacere leggere quello che scrivi.

Allegro ha detto...

AUGURI ALLEGRA! B U O N A N N O!

Valentina ha detto...

Che il 2011 sia un anno migliore per tutti.

Anonimo ha detto...

Che la vita ti sorrida sempre! :)